Il concetto di simulacro e simulazione è stato reso popolare dal filosofo e sociologo francese Jean Baudrillard nel suo libro "Simulacri e simulazione" (1981). L'opera esplora la relazione tra realtà, simboli e società, concentrandosi su come la società moderna sia diventata un regno di simulacri, ovvero copie senza un originale.
Simulacro: Un simulacro è una rappresentazione o una copia che sostituisce la realtà originale. Non è semplicemente una rappresentazione distorta della realtà, ma piuttosto una copia che precede e definisce ciò che consideriamo reale. Diventa iperreale, più reale del reale stesso. Un buon esempio potrebbe essere una versione idealizzata della storia presentata in un parco a tema o la creazione di influencer digitali che rappresentano standard di bellezza irraggiungibili. Per approfondire questo concetto, puoi visitare Simulacro.
Simulazione: La simulazione è il processo di creazione e manipolazione di simulacri. In un mondo dominato dalla simulazione, è sempre più difficile distinguere tra la realtà e le sue rappresentazioni. La simulazione non è un mascheramento della realtà; essa nasconde l'assenza di una realtà. La televisione, internet e i media in generale giocano un ruolo cruciale in questo processo, contribuendo a creare un ambiente in cui le immagini e le rappresentazioni prevalgono sulla realtà esperienziale. Puoi trovare maggiori informazioni su Simulazione qui.
Baudrillard identificò quattro stadi successivi della rappresentazione di un'immagine:
In sostanza, Baudrillard sosteneva che nella società postmoderna siamo circondati da simulacri al punto che abbiamo perso la capacità di distinguere tra realtà e simulazione. Questa condizione porta all'iperrealtà, dove la simulazione della realtà è diventata più reale della realtà stessa. Questa perdita di contatto con la realtà ha implicazioni significative per la politica, la cultura e la nostra comprensione di noi stessi. Comprendere la Iperrealtà è fondamentale per afferrare appieno il concetto.